Organizzato dal CIRD, il Centro Interdipartimentale di Ricerca Didattica dell’Università di Cagliari, dal titolo Ricerche ed esperienze nella scuola digitale, ecco un’iniziativa di interscambio di esperienze e ricerche sulla scuola in Sardegna e sulle possibili prospettive per una ripartenza del progetto Scuola Digitale.
programma seminario

Nella foto a sinistra Marco Pitzalis e in primo piano Anna Rita Vizzari.
Sono intervenuti :
Marco Pitzalis (Direttore del CIRD, Dipartimento di scienze sociali e delle istituzioni, Università di Cagliari). La difficile traduzione di una politica di innovazione,
Giacomo Cossu (Unione Studenti Sardi)Una rivoluzione mancata,
Anna Rita Vizzari (IC, Sestu) BYOD e intelligenze multiple in classe: punti di forza e di debolezza,
Francesco Paoli, Carlo Crespellani Porcella (Dip. Pedagogia, Psicologia, Filosofia, Università di Cagliari e Univ Pavia) Interazione e artefatti nell’apprendimento connettivo,
Vanna Muroni (IC3, Alghero) Tell me and I forget, Teach me and I remember, Involve me and I learn,
Clementina Casula (CIRD, Dipartimento di scienze sociali e delle istituzioni Università di Cagliari) Mettere il genere dietro la lavagna digitale?,
Luciano Pes (Liceo E. D’Arborea) Scuola digitale e social learning: il ruolo degli studenti nella piattaforma Impari,
Francesca Ghiaccio (Dip. Economia, Istituzioni, Società, Università di Sassari)Gli Istituti Comprensivi di fronte alla sfida della Scuola digitale,
Antonietta De Feo (CIRD, Università di Cagliari) Studenti e insegnanti di fronte alla LIM,
Nella foto Francesco Paoli e Marco Pitzalis
Il seminario ha offerto diversi spunti sul tema della didattica costruttivistica, su come attivare e coinvolgere gli studenti nell’essere proattivi nel processo di apprendimento, anche attraverso le tecnologie. Non solo l’uso delle LIM ma anche degli smartphone e dei tablet.
Le presentazioni delle esperienze, come quelle delle Classi 2.0, quelle coinvolte nell’uso della LIM, ovviamente si sono concentrate sull’approccio didattico, sui modelli di riferimento e sulla vita quotidiana in classe per l’engagement degli studenti.
Molto interessanti le tematiche di genere e le esperienze di coinvolgimento dei ragazzi nella produzione di documentazione, quiz, materiali didattici. (http://impari-scuola.it)
Si è parlato anche delle prove invalsi e Ocse Pisa e delle criticità correlate nella valutazione delle capacità dei ragazzi.
Ed è ovviamente emerso il grande vuoto da colmare relativo al progetto Scuola Digitale, quello che prevedeva infrastrutture e piattaforme tecnologiche, produzione di contenuti, governance dell’iniziativa, affiancamento del corpo docente, ricerca e sperimentazione, creazione di un centro di competenze per il recupero dei debiti formativi. Un’occasione bruciata ma che forse si può cercare di far partire. Una questione troppo importante per la Sardegna, per i giovani e per la profonda innovazione della scuola. Le risorse finanziare sono disponibili , ma vanno rendicontate entro il 31 ottobre 2015. Una corsa contro il tempo, dopo aver perso due anni….. Ma meglio tardi che mai.